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ASSISI Itinerari & sentieri -
Monte Civitelle - Valtopina
DATI: VALTOPINA m 358 - S. GIOVANNI DI COLLEPINO m 636 - MONTE SUBASIO m 1228 Dislivello in salita: m 880 Dislivello in discesa: m 880 Lunghezza: km 7.5 Tempo di percorrenza: 3 h Difficoltà: E (Escursionistico) Rifornimenti idrici: Valtopina, S. Giovanni di Collepino Mezzi di comunicazione e appoggio: F.S. stazione di Valtopina Accesso - da Valtopina: Strada per S. Giovanni di Collepino Accesso - dal Monte Subasio: Bivio sentieri 50-52, all'abbeveratoio si scende dentro il Fosso del Piano Il sentiero partendo dai pascoli sommitali del M. Subasio raggiunge la stazione ferroviaria di Valtopina passando per l’abitato di San Giovanni di Collepino, il Mulino di Valentino ed il Fosso dell’Anna. Per raggiungere l’inizio del sentiero si percorre la strada panoramica del M. Subasio fino all’incrocio con il sentiero n° 50 che si trova ad un chilometro circa a sud del rifugio del Mortaro. Si segue per un breve tratto il sentiero 50 fino a raggiungere un abbeveratoio in muratura posto a m 1228 s.l.m. Questa struttura, frequente nei pascoli sommitali, viene usata dal bestiame durante il periodo di monticazione poiché la permeabilità degli strati rocciosi sottostanti non consente la formazione di sorgenti in quota. Si prosegue diritto lasciando a destra il sentiero 52 che scende al santuario Madonna della Spella e a sinistra il sentiero 50 che sale proseguendo fino al rifugio di Vallonica. Si attraversano i prati di Pizzo che sono ricchi di viola di Eugenia, primula odorosa, e carlina bianca. Scendendo lungo l’impluvio si notano in basso i resti della rocca di Postignano e guardando lo sfondo si vedono i monti che sovrastano Gualdo Tadino ( Penna, Serrasanta e Maggio) dell’ Appennino Umbro-marchigiano. Tra i cespugli che popolano questo tratto di sentiero troviamo la rosa canina, il ribes alpino e l’uva-spina. Si prosegue attraversando un bosco di faggio misto a acero d’Ungheria e sorbo montano. Qui in primavera nel sottobosco è possibile osservare la fioritura di bucaneve, scilla silvestre, erba trinità, stellina odorosa e la sassifraga a foglie rotonde mentre in autunno prevale la fioritura del ciclamino napoletano. Tra le altre essenze erbacee che costituiscono il sottobosco troviamo l’erba fragolina, l’elleboro fetido la felce dolce e la felce aculeata. Superati un piccolo fosso ed una radura si lascia la faggeta il sentiero diventa ripido e sconnesso ed attraversa un bosco rado di carpino nero, roverella ed acero minore che gradualmente si trasforma in pascolo cespugliato. L’assenza di alberi permette di vedere l’abitato di Armenzano, Notiano, Nocera Umbra e Valtopina con alle spalle il Monte Pennino. Il ginepro rosso, il citiso a foglie sessili e la ginestra odorosa compongono lo strato arbustivo mentre il pascolo è costituito da numerose graminacee e da cornetta minima, garofano dei certosini, orchide maggiore, eringio ametistino e tra le aromatiche santoreggia montana, assenzio maschio e timo serpillo. Si percorre nuovamente un bosco di carpino nero fino al sentiero n° 53 per raggiungere la strada provinciale Assisi-Spello n° 249 a ridosso del centro abitato di San Giovanni di Collepino a quota m 636. Lasciato alle spalle l’abitato di S. Giovanni si procede notando nelle colline antistanti un sistema calanchivo. Il sentiero attraversa la strada sterrata che porta a Cerque Grosse e lascia sulla destra una pozza di raccolta d’acqua usata anche per lo spegnimento di incendi boschivi. Passando lungo lo stretto spartiacque di un’area calanchiva si raggiunge il Mulino di Valentino a quota m 444. Questo tratto, che potrebbe risultare difficoltoso, si può evitare percorrendo la strada sottostante che raggiunge la stessa località. Questo mulino a pale, che conserva l’aspetto originale, è l’unico ancora funzionante tra i numerosi che utilizzavano le acque dei principali fossi presenti nel territorio del parco. Percorso un chilometro e superato l’abitato di Marco Frate ci si immette sulla strada provinciale n° 249 che costeggiando il fosso dell’Anna per 2,3 km conduce alla stazione ferroviaria di Valtopina. Sul lato destro del percorso si notano piante di cerro e nocciolo insieme alla caratteristica vegetazione ripariale costituita da salice rosso e ripaiolo, pioppo bianco e nero. Dalla stazione di Valtopina il sentiero raggiunge Nocera Umbra in h 3.30 circa (10 km).
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