DATI:
COSTA DI TREX m 600 - M. SUBASIO m 1275
Dislivello in salita: m 735
Dislivello in discesa: m 735
Lunghezza: km 7
Tempo di percorrenza: 3 h 30 m
Difficoltà: E (Escursionistico)
Rifornimenti idrici: Costa di Trex - Sorgente La Castellana
Mezzi di comunicazione e appoggio: Costa di Trex collegata ad Assisi (Piazza Matteotti) con minibus di linea della CATA (tel. 075/8041624), festivi esclusi
Accesso - da Assisi: Da Piazza Matteotti strada per Gualdo Tadino (SS444), dopo 500 metri voltare a destra per Costa di Trex (km 4), si oltrepassa di poco il paese e si prende la mulattiera che sale sulla destra
Il sentiero congiunge la frazione di Costa di Trex nel Comune di Assisi con il rifugio del Mortaro attraversando boschi di latifoglie, rimboschimenti di conifere e pascoli sommitali.
Per raggiungere il punto di partenza di questo sentiero è necessario percorrere la strada provinciale Assisi-Spello n° 249, superare di 600 m il centro abitato di Costa di Trex (km 5.4 da Assisi). Il sentiero inizia sul lato destro della strada provinciale in corrispondenza di una pista; oltrepassata la catena che impedisce il transito ai veicoli a motore si arriva alla sorgente detta la Castellana. In questa località venne allestito negli anni venti un vivaio forestale; i gradoni ed i grandi esemplari di conifere presenti ne indicano l’ubicazione.
Il sentiero prosegue attraversando un bosco di carpino nero misto ad acero d’Ungheria ed orniello. Il sottobosco in questo tratto è costituito da maggiociondolo, da citiso a foglie sessili e da dafne laurella. Lasciata la comoda pista che conduce a Fonte della Maddalena si iniziano a percorrere le caratteristiche svolte che si inerpicano attraversando un bosco degradato rinfoltito con pino nero. Guardando con attenzione il terreno si notano le impronte lasciate dai cinghiali e gli strobili del pino accuratamente rosicchiati dagli scoiattoli.
A quota 950 m si attraversa il sentiero a mobilità garantita che dalle Banditelle di Armenzano sale alla curva del Calcinaio (
sentiero n° 53).
Si continua a salire osservando piante di iperico montano, di falsa-ortica macchiata, di elleboro fetido e di digitale appenninica costeggiando alcuni nuclei sporadici di abete bianco. Poco prima di arrivare ad una piccola radura popolata da ginepro rosso e da ginepro comune, il sentiero si restringe per attraversare una siepe spinosa di prugnolo. In questo tratto sono numerosi i caratteristici nidi di formica rossa, grossi cumuli a forma di cono costituiti da aghi di conifere, frammenti di vegetali, sassolini e terra. La parte dei nidi che sta sopra il terreno (acervo) è facilmente individuabile nel periodo invernale quando gli arbusti hanno perso le foglie e le piante erbacee sono meno rigogliose.
A quota 1100 m il bosco termina in corrispondenza della pista pianeggiante che dalla strada panoramica del M.Subasio porta al Macchione e poco prima si nota la presenza del frassino comune e nel sottobosco del caprifoglio peloso, della berretta del prete e dell’elleboro di Boccone.
Dopo aver percorso 600 m di questa pista ed aver superato i frassini intermedi si entra nel Macchione, che rappresenta la faggeta più estesa all’interno del parco. In prossimità di una cava inattiva si raggiunge un’area attrezzata con tavoli e panche in legno dove si può osservare il M. Faeto, il M. Pennino, l’abitato di Nocera Umbra ed i ruderi della Rocca di Postignano. Qui vegetano cespugli di ginestra odorosa, di ginestra dei carbonai e di epilobio di Dodoens. Poco più avanti, sempre all’interno del bosco di faggio, è attiva una cava di pietra rossa estratta tuttora manualmente.
Si prosegue attraversando nuovamente boschi di carpino nero e rimboschimenti di pino nero e di abete bianco. Il sentiero che si sta percorrendo si congiunge con il 55 che proviene da Armenzano in corrispondenza di una recinzione. Attraversato il cancello tenuto chiuso durante il periodo di monticazione si ricomincia a salire seguendo la linea di massima pendenza.
A quota m 1160 si esce dal bosco e si raggiungono i pascoli sommitali. Questo è l’ambiente in cui si possono incontrare lepri e starne. In località Prato Tondo il sentiero costeggia un piccolo rimboschimento misto di abete bianco, abete greco, abete d’Algeria, abete del Caucaso e abete odoroso.
Poco oltre a quota 1212 m si incontra il Mortaro delle Troscie, una dolina carsica di forma circolare profonda 50 m e del diametro di 160 m circa.
Il sentiero descritto termina a quota 1284 dopo aver raggiunto il rifugio del Mortaro, conosciuto anche come il rifugio del soldato poiché durante la seconda guerra mondiale veniva utilizzato dai militari come osservatorio aereo.
Località
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Km
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Alt.
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Tempo di
percorrenza
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Costa di Trex
M. Subasio
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M. Subasio
Costa di Trex
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COSTA
DI TREX
Bivio sentiero 53 |
0
3
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600
924
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0
1.30
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2.30
1.25
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MONTE
SUBASIO
Bivio sentieri 50-55 |
7
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1275
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3.10
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0
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