La Chiesa di Santa Maria Maggiore, originariamente fondata nel X secolo, fino al 1036 fu la cattedrale di Assisi, trasferita in quell‘anno a S. Rufino.
L‘attuale edificio risale al XII secolo.
La semplice facciata, che reca un‘iscrizione del 1163, è suddivisa in tre comparti da lesene.
L‘interno a tre navate conserva nella navata, nell‘abside semicircolare e nella sagrestia resti di affreschi del XIV e XV secolo. A destra dell‘ingresso, un sarcofago tardomedievale del IX secolo.
Dalla cripta (della chiesa precedente) un passaggio conduce nella cosiddetta Casa di Properzio, dove in un criptoportico si sono conservati dipinti murali nel 4. Stile Pompeiano.
Dall‘adiacente giardino si vedono i resti della cinta muraria romana, in blocchi calcari del Subasio, sovrapposta da quella medievale.
Nonostante il trasferimento della cattedrale, il Palazzo Vescovile, a destra della chiesa, dove S. Francesco rinunciò ai beni paterni, è sempre rimasto al suo posto.
Nel quartiere di Porta Perlici, del XII sec., con duplice arco interno e stipiti in blocchi umbri e romani, si trovano i resti dell‘impianto dell‘Anfiteatro Romano (I sec. d. C.), riconoscibile nella sua forma ellittica dalla disposizione degli edifici medievali.
Ne rimane un arco in cunei di travertino, mentre un giardino occupa l‘area dell‘arena. Poco lontano, verso il Duomo, in Via del Torrione, sono visibili tre arcate in due ordini: è ciò che resta del Teatro Romano, anche esso del I sec. d.C.
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