Fenomeni carsici e itinerari geologici
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Il monte Subasio è formato da diverse cime, che si distinguono con i seguenti nomi: monte Civitelle (m. 1270), m. Sermolla (m. 1192), Madonna della Spella (m. 978), monte Pietrolungo (m. 914). La caratteristica arrotondata del monte, lo differenza dal resto delle montagne dell’appennino.
Delimitato da cittadine d’arte come Assisi, Spello e Nocera Umbra, è uno dei monti umbri più famosi grazie alla storia di San Francesco.
Nella passate ere geologiche, il Subasio era completamente sommerso dal mare, fatto testimoniato dal gran numero di ritrovamenti fossili. Nella parte più alta della montagna si possono osservare i fenomeni carsici più importanti come i Mortari, che ancora oggi vengono intesi da qualcuno come degli antichi vulcani ormai spenti.
I Mortari
I vistosi fenomeni carsici sono molto suggestivi, formati principalmente da cavità sotterranee, avvallamenti e doline di forma circolare possono essere di due specie: i Mortari e le Fosse.
I Mortari sono tra i fenomeni più incredibili, ce ne sono tre sul monte Civitelle , hanno pareti ripide e fondo arrotondato, sono:
Mortaro Grande con una forma ad imbuto è profondo 50-60 metri con un’ampiezza, nella parte superiore di 260 metri;
Il Mortaiolo vicino al Grande è profondo 60 metri e largo 70:;
Il Mortaro delle Tosce di forma circolare con dimensioni simili al Mortaiolo.
Anticamente i Mortai venivano utilizzati come riserve di ghiaccio, grazie all’accumulo di neve fatta in inverno, veniva poi utiizzata nei periodi più caldi.
Itinerari Geologici, seguendo le ere
Vista la ricchezza geologica del Monte Subasio, accanto ad altri itinerari escursionistici, si può consigliare anche un itinerario che possa far assistere alla storia della terra umbra e in particolare del Subasio.
San Benedetto-Fonte Bregno
Si parte dall’Abbazia di San Benedetto (m. 720) e si arriva a Fonte Bregno (m. 1028) dove si possono vedere i calcari di colore biancastro, il rosso ammonitici, affioramenti di maiolica, calcari di asprigni e scaglia Bianca.
Sasso Rosso m. 830 (vicino all’Abbazia S. Benedetto) fino alla cava del Gabbiano m. 850 (segue un sentiero segnalato dal Cai n° 56). Il percorso è ideale per conoscere i calcari del Corniola, del Rosso Ammonitici, chiesa di S. Antonio, detrito di falda.
Si consiglia anche la visita del Museo Paleontologico del Parco del monte Subasio.
Per ulteriori informazioni si consiglia il libro Subasio Origini e vicende di un monte Appenninico, autori Federico Venturi e Silvia Rossi, Porzi editoriali.
Gli itinerari possono essere anche organizzati con l’aiuto degli esperti del GUMP (gruppo Umbro Mineralogico e Paleontologico) Tel. 0758155290 Fax 0758197395 Mobile 339.7743826 - 338.5664463 E-mail foxilgump@libero.it Website www.gumpassisi.it